Idee in atto: voce, gesto e drammaturgia per la messa in scena di lezioni di matematica e italiano

Questa è la cosa meravigliosa della danza: il corpo è una realtà senza la quale niente è possibile, ma oltre la quale si deve anche saper andare. Esso ci dà qualcosa di molto concreto, che si può toccare e sentire e che ci commuove.

– Pina Bausch

Più che le differenze di metodo e le indicazioni dei programmi influisce sull’efficacia dell’insegnamento il valore degli insegnanti, la loro mentalità, la comunicativa, la passione che portano alle cose insegnate, la larghezza degli interessi che li fa capaci di mettersi al posto degli allievi e di sentire con essi. 

– Federigo Enriques

L’attenzione è diretta principalmente alle due discipline portanti del ciclo di studi, ovvero alla matematica e all’italiano. I percorsi proposti sono però di natura interdisciplinare e si creeranno piste di lavoro che collegano tutte le discipline.

I partecipanti vengono introdotti nel mondo del teatro e della danza attraverso esercizi pensati per attivare:

• le proprie risorse espressive
• le competenze in ambito non verbale
• la capacità empatica e mimesica
• le capacità di ascolto e di ricezione
• la capacità di prendere parte ad una esperienza estetica condivisa
• la capacità di mettere in rete le proprie intuizioni, idee e bagagli culturali.

Il lavoro procede su due fronti: si allenano le competenze individuali che potranno essere spese dal singolo nel proprio lavoro in aula; ma si lavora anche alla creazione del gruppo, alla comunicazione e alla capacità di lavorare insieme per costruire qualcosa.

Allenare la nostra capacità di reagire e agire di fronte alle proposte e alle sfide degli alunni (l’“istant acting” e il “feelingly knowing”) insieme alla capacità di rendere viva una proposta, è fondamentale per affrontare l’insegnamento in modo dinamico.

Un simile approccio permette di abbracciare al meglio la potenzialità trans-formatrice della matematica e delle altre discipline.

Imparare ad agire e a reagire e a cogliere la ricchezza della relazione e della condivisione in classe è anche fondamentale in ambito linguistico: un campo dove creatività, espressione, incontro con il patrimonio culturale, dovrebbero essere centrali.

Tutti gli incontri sono suddivisi in tre fasi:

1 – allenamento: con esercizi in cerchio, sullo sguardo e sul ritmo, improvvisazioni in gruppo con il corpo, riscaldamento ed esercizi vocali
2 – didattica in movimento: con attività di gruppo su alcuni temi matematici discussi dalla formatrice
3- raffreddamento e condivisione: in gruppo gli insegnanti verranno guidati alla creazione di un canovaccio/programmazione di una lezione, con scelta dei temi, degli oggetti, dei testi.

I contenuti proposti sono pensati per docenti di scuola primaria, ma si può adattare anche a docenti di scuola secondaria di primo grado, inserendo altri temi matematici.

Il lavoro di Francesca Neri Macchiaverna è iniziato nel 2014 con l’attività svolta all’interno del dipartimento di Scienze della Formazione Primaria di Roma Tre, grazie all’interesse e al coinvolgimento della Prof.ssa Ana Millán Gasca.
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