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Matematica per tutti
- 12/09/2018
- Pubblicato da: Tokalon
- Categoria: EVENTI MATEMATICA SCUOLA

Sono passati alcuni mesi dal nostro ultimo articolo per il blog, non vogliamo neanche provare a riassumervi quanto accaduto in questo tempo ma ci limitiamo a dirvi che è stata una BELLISSIMA FATICA tra corsi di formazione, interventi a seminari e convegni, ultimi mesi di scuola, laboratorio di matematica per il corso di abilitazione sul Sostegno, esami di stato di secondaria di primo e secondo grado, corsi di recupero, un incontro estivo con 150 bambini dai 9 anni in su, ma soprattutto la preparazione di un’iniziativa a cui teniamo tantissimo: il con-corso Matematica per tutti
Abbiamo letto molti post su Facebook in merito al lavoro dell’insegnante: troppa burocrazia, altro che mestiere più bello del mondo, ecc… Vogliamo essere un po’ campanilisti e gridare a gran voce: “INSEGNARE MATEMATICA È IL LAVORO PIU’ BELLO DEL MONDO!!!”
Fortunatamente abbiamo incontrato anche molta gente che la pensa e la vive così, ma, come dice il famoso proverbio, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!
Ebbene è proprio in questo MARE in cui abbiamo voluto immergerci lanciando questa nuova proposta che anzitutto vuole essere un’occasione perché il docente lavori in un certo modo in classe con i suoi studenti e solo, in secondo luogo, un con-corso. Sì, un con-corso, perché la prima vittoria è il con-correre, nei suoi molteplici significati di correre insieme, cooperare, partecipare con altri a un’azione comune, andare tutti insieme in un medesimo luogo, convergere, incontrarsi, naturalmente ATTRAVERSO LA MATEMATICA!
Vorremmo provare a condividere con voi alcune riflessioni alla luce delle esperienze recenti e delle nostre storie personali.
- Il bello della matematica consiste anche nello sforzo necessario per apprenderla/comprenderla, come una bella – e faticosa – passeggiata in montagna! Il critico letterario Steiner affermava che “Nessun esercizio umano è più ricco di costruzione della matematica pura”: esercizio umano vuol dire che è richiesto il MIO impegno, la MIA fatica! A volte nella didattica scolastica manca l’aspetto della sfida personale e un problema diventa difficilmente un nostro problema come affermava il nostro “amico” Polya
Un ingrediente essenziale del problema è il desiderio, la volontà e la decisione di risolverlo. Un problema diventa il vostro problema, lo possedete veramente, quando decidete di farlo, quando desiderate risolverlo.
- Non dovremmo mai dimenticare il valore del momento ludico nel processo dell’apprendimento, come affermava nel 1899 Giovanni Vailati
non si dovrebbe temere di sminuire la dignità della scienza matematica col presentarla nella scuola sotto forme meno aride che sia possibile, ricorrendo anche, se occorre, a problemi divertenti e atti a stimolare la curiosità, non che a giuochi, come del resto consigliava già Platone (nelle Leggi) una ventina di secoli prima di Froebel.
- “Sbagliando s’impara” diceva un proverbio e vorremmo insegnarlo ai nostri studenti! Altro che attenzione sul risultato, vogliamo scoprire/rischiare la varietà di strade giuste o sbagliate che cercano di arrivare alla meta! Nessuno dirà mai che andare da Roma a Milano passando da Genova è uguale a prendere il treno diretto che passa per Bologna, ma neanche si può affermare che passare da Genova sia stato inutile: il confronto tra le diverse strade percorse, tra i diversi tempi impiegati, permette a tutti gli studenti di comprendere la bellezza del treno diretto che impiega solo 3 ore per arrivare alla meta. Di recente in uno dei nostri corsi osservavamo che magari passando per Genova era possibile scoprire cose interessanti e addirittura decidere di fermarsi a Genova! È più importante, almeno all’inizio, imparare a salire sul treno piuttosto che preoccuparsi di andare nella giusta direzione (pensate a quanti nostri allievi si fermano sulla banchina della stazione, osservano immobili i treni partire… completate pure voi l’immagine con la vostra personale esperienza!)
- Nei nostri corsi e con-corsi vogliamo offrire una visione “umanistica” della matematica come parte della cultura, considerandola un’opportunità straordinaria che non crea barriere, bensì apre orizzonti e costruisce ponti. All’inizio del ciclo di istruzione la matematica agevola l’“entrare nel mondo”, perché insieme alla lettura e alla scrittura introduce al pensiero simbolico e perché la conoscenza dei numeri e delle forme fornisce molte chiavi di comprensione della vita pratica. Nel contempo, la matematica desta la meraviglia e arricchisce la vita interiore, per tanti motivi: perché i concetti astratti della matematica offrono la prima opportunità di esercitare un’autonomia sul piano intellettuale; perché il pensiero matematico è dialogo; perché l’errore in matematica è ciò che apre la strada alla verità.
Tokalon Matematica è nata anche a partire da una mail scritta ad un illustre professore universitario al quale alcuni di noi chiedevano un intervento sulla natura della matematica e del suo oggetto, aggiungendo di non sapere nulla e non avere alcuna idea dell’argomento ed associando alla proposta il progetto di fare una mostra. In una mail – che ancora conserviamo – il professore ci rispose in conclusione: Studiate, studiate e studiate, riflettete e pensate, GRATIS, prima di pretendere di spiegare e “mostrare” agli altri. Quello viene dopo, quando sarete certi di aver qualcosa da dire che valga.
Abbiamo studiato e studiato, riflettuto e pensato e il 6 ottobre presenteremo ufficialmente a Roma presso il parco a tema Cinecittà World il con-corso nazionale Matematica per tutti, del quale trovate i primi dettagli sul sito matematicapertutti.it e sull’omonima pagina Facebook. La presentazione del con-corso non sarà condizione necessaria per partecipare all’iniziativa, ma rimane un’occasione che, insieme a Cinecittà World, abbiamo pensato di offrire per i docenti interessati almeno del Lazio e dintorni. Il momento a noi dedicato sarà comunque visibile anche in diretta Facebook e YouTube in modalità che verranno indicate attraverso i canali suddetti.
Buona Matematica PER tutti!
P.s.: inseriamo qui un’immagine realizzata da un nostro amico artista e docente di discipline pittoriche, Alberto Montorfano L’intenzione è quella di rappresentare la Matematica come una stanza con pareti infinite e senza un soffitto. Una stanza con pareti infinite senza soffitto è, infatti, anche la nostra immagine della disciplina più bella del mondo. Lasciamo a voi l’interpretazione!