Il corso di formazione si propone come un percorso per la creazione di buone pratiche, affinché i docenti, a partire dalla scuola dell’infanzia, possano accompagnare i bambini  in modo sistematico alla scoperta dei concetti matematici di base, discostandosi dalla tradizione dell’addestramento pratico al calcolo (completamente inadeguato a questa fascia d’età), nell’ottica del valore formativo e culturale della matematica, secondo quanto affermava Platone ne Le Leggi:
Nessuna disciplina formativa ha un’efficacia così grande come la scienza dei numeri; la cosa più importante è che essa sveglia chi per natura è sonnolento e tardo di intelletto e lo rende pronto ad apprendere, di buona memoria e perspicace, facendolo progredire per arte divina oltre le sue capacità naturali.”

In contrasto con la tendenza a rimandare l’elaborazione dei concetti matematici nel proseguimento del percorso scolastico all’interno della scuola primaria, si riconosce la precocità della mente matematica infantile e di conseguenza l’esigenza di promuovere e consolidare la competenza matematica, come disciplina in grado di fornire non solo strumenti per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, ma anche modelli di pensiero che plasmano la mente in maniera ampia e profonda.

Se si sposa questa concezione della matematica, valorizzando il suo ruolo formativo, il suo potere di formare la mente e sviluppare il pensiero, allora ha perfettamente senso praticarla con i più piccoli, che in tal modo divengono in grado non solo di coglierne i significati più profondi, ma anche di accoglierli con passione ed interesse, e non con noia o ostilità. In tal modo il primo approccio con i veri e genuini concetti della matematica, inerenti sia all’aritmetica che alla geometria, diventa non solo possibile fin dalla scuola dell’infanzia, ma si configura come un ambito di lavoro centrale e irrinunciabile per gli insegnanti che intendono realizzare un percorso didattico completo che abbia per fine la formazione integrale del bambino. Ciò vale soprattutto per gli alunni di 5 anni, per i quali si presenta ancor di più l’esigenza di equità, ossia la necessità di offrire pari opportunità e strumenti intellettuali a tutti i bambini e le bambine che di lì a breve faranno il loro ingresso nella scuola primaria. La matematica, attraverso racconti, rappresentazioni, dialoghi, materiali concreti e giochi, anche da tavolo, insegna a pensare, a risolvere problemi, a ragionare in modo logico, rigoroso, ma anche creativo, intuitivo e ludico. Infatti, è la matematica stessa ad essere intrinsecamente legata al gioco.

Come affermava Miguel de Guzmàn: “La matematica è un grande e sofisticato gioco che, nel contempo, risulta essere un’opera d’arte intellettuale, che offre un’intensa luce nell’esplorazione dell’universo e ha grandi ripercussioni pratiche“.

Attraverso il gioco, osservato, ma anche “giocato”, i docenti (ri)scopriranno e saranno così in grado di promuoverla, la bellezza del fare matematica, mettendo in atto strategie personali, applicando contenuti e nozioni apprese e scoprendo i concetti matematici sottostanti alle varie attività svolte. Giocare piace a tutti, giocare è per tutti. Utilizzare l’attività ludica come occasione di apprendimento o come strumento formativo, permette a tutti di avvicinarsi o ri-avvicinarsi alla matematica e poterla così portare nella didattica in modo più sereno, intraprendente e competente.

Edizioni realizzate:

6, 13 maggio 2022

SEDE: Dir.Didattica 2° Circolo Marsciano

PARTECIPANTI: Docenti scuola dell’infanzia

DOCENTI
DIREZIONE e COORDINAMENTO: Elena Narducci
FORMATORI: Martina Delzoppo e Francesca Brini